Comunicati e notizie
Un anno di speranza
20 maggio 2004
C'era una volta...
Non è l'inizio di una favola perché all'origine di questa storia c'erano tristezza e apprensione. C'era una bambina vittima di un'atrocità. C'erano una scheggia, una ferita e un intervento che faceva paura.
E c'era un sito web, il mio sito personale, che già in passato avevo usato per dare spazio a iniziative di solidarietà. Un sito in cui quella sera del 20 maggio 2003, alla vigilia dell'intervento agli occhi di Francesca, decisi di dedicare una pagina a una bambina che non conoscevo personalmente ma di cui avevo letto la vicenda, la sofferenza e la paura.
Al posto dell'indice del sito misi una pagina in cui chiedevo agli amici e a chi fosse passato di là di pregare o comunque esprimere un pensiero di speranza per la guarigione delle ferite fisiche e interiori di Francesca. Speranza in Dio, nella scienza o in ciò in cui ognuno di loro credeva. Ero e sono convinto che la speranza, le preghiere ed i pensieri d'affetto producano energia positiva che aiuta chi ne ha bisogno. "Una speranza per Francesca" nasceva così.
Il resto è storia: il passaparola di Internet ha trasformato un'iniziativa personale in qualcosa di molto più grande. Le persone hanno cominciato a lasciare sul sito parole di affetto rivolte direttamente a Francesca, non solo generici messaggi di buon auspicio. Adulti e bambini, fratelli e sorelle, genitori e figli, uffici, addirittura un'intera scuola elementare, si sono uniti in un abbraccio collettivo che commuove e regala speranza a tutti. Non pochi mi hanno scritto per dire che le parole d'amore lette qui hanno donato forza e speranza anche a loro.
Nonostante tutto "Una speranza per Francesca" resta un sito piccolo rispetto ai grandi: 7293 contatti un portale di medie dimensioni li accumula in un giorno ma mi piace pensare che le settemila persone che sono passate per queste pagine equivalgano a settemila pensieri d'affetto, non a visitatori occasionali.
Sin dall'inizio di questo viaggio ho scelto di non intromettermi personalmente nella vita di Francesca e della sua famiglia. La sfera privata di quelle persone è stata già invasa sin troppo e non volevo certo fare altrettanto. Il mio contributo per la serenità di Francesca è questo sito e l'unica cosa che mi premeva era assicurarmi che lei ne venisse a conoscenza, anche per rispetto verso tutte le persone che hanno scritto. Per farlo ho percorso due strade, entrambe "indirette". La prima, a luglio 2003, si è rivelata fallimentare per la scarsa attenzione di qualcuno. La seconda è stata un successo ed il quotidiano regionale "Il Gazzettino" nell'ottobre 2003 ha dato ampio spazio all'iniziativa, preoccupandosi di portarne a conoscenza la famiglia di Francesca.
Di più non desideravo e non ho cercato (anche se un abbraccione a Francesca lo darei volentieri!). Questo è un omaggio discreto di una persona che vuol davvero bene a Francesca, non perché vittima ma in quanto angioletto che merita affetto e sostegno. E forse si nasconde in questa frase il piccolo tarlo che accompagna la crescita del sito: quanti angioletti come Francesca ci sono là fuori? Io so di lei perché i media ne hanno parlato, ma quanti altri bambini stanno soffrendo per una bomba, una malattia o perché sono malati o hanno fame, freddo e paura? Io ho creato un sito per dare speranza a Francesca. Ma tutti gli altri? Cosa faccio io per tutti gli altri?
La risposta me l'ha data inconsapevolmente proprio Francesca in un articolo apparso su un quotidiano locale qualche settimana fa. Il dolore l'ha resa più sensibile alle sofferenze altrui. A Natale è stata da parenti in Brasile e ha visto con i suoi occhi la tragedia di quel paese: bambini soli, abbandonati per strada. L'articolo si chiude con un proposito meraviglioso di Francesca. Da grande, dice, vuole aiutarli, fare qualcosa per loro.
E se una bambina di dieci anni sogna di crescere ed essere d'aiuto a chi soffre, io che ho a disposizione Internet e so creare siti devo darmi da fare adesso! Oltretutto è quello che desidera anche lei e questo è uno stimolo in più a lavorare e bene!
Fra poco quindi sulle pagine di "Una Speranza per Francesca" aprirò una sezione dedicata alle associazioni ed alle iniziative in favore dei bambini. Ci sono tanti modi per aiutarli: visitando un sito e facendo una donazione (con un SMS o anche solo con un clic senza alcun costo!), segnalando pagine sospette ai siti competenti, ecc... E chi può fare di più troverà informazioni sulle associazioni e le iniziative di sostegno diretto, fuori dalla Rete.
Una speranza per Francesca è un sito piccolo ma attrae molti visitatori. Visitatori che continueranno a pregare e dedicare affetto a Francesca ma a cui segnalerò anche come fare qualcosa per gli altri bambini.
Concludo con una dedica speciale a Francesca. Non so se e quando la leggerà, però io intanto la scrivo, proprio come finora hanno fatto centinaia di persone.
Questo sito sarà sempre qui per te, a darti coraggio e a ricordarti che al mondo c'è tanta gente buona che ama il prossimo. E per te cercheremo di aiutare anche gli altri bambini. Poco, quello che possiamo, ma ricordati sempre che un piccolo impegno di tante persone può fare grandi cose!.
Gabriele Favrin
Post scriptum:
da oggi non sarò più solo. Entrano a far parte
dello staff di questo sito Alessandro
Marinuzzi, Antonio Di Summa e
Marcello Frezza, tre persone stupende che
già tanto hanno fatto e che ora mi aiuteranno a
portare avanti le varie iniziative legate ad "Una
speranza per Francesca".